COPAGRI LOMBARDIA: LATTE, A MONT SAINT-MICHEL PER I 10 ANNI DAL PRIMO STORICO SCIOPERO DEI PRODUTTORI UE


Cavaliere, produttori sono più uniti e consumatori più informati, ma nodo prezzo è ancora irrisolto

 

“A dieci anni dal primo storico sciopero dei produttori di latte dell’Unione Europea, che ha interessato gli allevatori di Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Italia, Austria, Belgio e Svizzera e durante il quale sono state interrotte le consegne, i protagonisti della protesta si sono riuniti su iniziativa dello European Milk Board-EMB nel fine settimana in Francia, a Mont Saint-Michel, facendo il punto sullo stato dell’arte del latte e sulle questioni ancora aperte; sono ancora irrisolti, infatti, i nodi legati alla questione del prezzo del latte, che resta inferiore ai costi di produzione, anche se ora i produttori sono più uniti e i consumatori più informati”. Lo ha detto il presidente della Copagri Lombardia e dell’Associazione Produttori Latte della Pianura Padana-APL Roberto Cavaliere intervenendo a una iniziativa svoltasi in occasione del decennale della prima protesta europea dei produttori di latte.

“Parliamo di un settore che solo nel nostro Paese produce ogni anno circa 11 milioni di tonnellate di latte vaccino, 500mila tonnellate di latte di pecora, oltre 200mila di latte di bufala e 60mila di latte caprino, dando un concreto sostegno all’economia nazionale e all’occupazione”, ha aggiunto Cavaliere, in qualità di membro del direttivo dell’EMB, che rappresenta i produttori di latte di 17 paesi europei e di cui fa parte l’APL, che a sua volta fa parte della Copagri Lombardia.

 

“Non bisogna mai dimenticare, inoltre, che le nostre aziende sono le più controllate al mondo e garantiscono la sostenibilità e il benessere animale; il latte, inoltre, la cui assunzione è fondamentale fin dalla prima infanzia, è un alimento che, consumato nelle giuste quantità e nell’ambito di un’alimentazione equilibrata, contribuisce a farci vivere in salute e più a lungo”, ha continuato il presidente della Copagri Lombardia, spiegando che la discussione si è poi sviluppata intorno ai risultati di uno studio sui costi del latte nel 2018, che ha preso in esame nel dettaglio i principali paesi produttori dell’Unione Europea, rilevando nella media comunitaria un quadro in evoluzione generalmente positiva, pur se caratterizzato da prezzi riconosciuti ai produttori che rimangono ben al di sotto dei costi di produzione.