Cavaliere, segnale indispensabile per mettere le aziende in condizione di arrivare a soluzioni definitive con Bruxelles
“In seguito agli sviluppi della vicenda quote latte, le amministrazioni nazionali e regionali non possono più ignorare le nostre istanze, poiché quanto sancito dalla sentenza del Tribunale di Roma, che richiama i numerosi provvedimenti giurisdizionali emanati negli anni dalle varie commissioni di indagine governative e ministeriali, stabilisce in maniera inequivocabile che i produttori sono stati vittime della situazione e della malagestione che l’ha accompagnata”. Così il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, che ha inviato in merito una lettera alle istituzioni preposte.
“Ricordiamo, infatti, che dall’ormai lontano 2006 a tutti i produttori ritenuti responsabili del prelievo supplementare non viene più corrisposto alcun contributo loro spettante derivante dalle misure comunitarie, nazionali ed europee”, ricorda Cavaliere.
“Chiediamo pertanto al Governo di attivarsi con celerità e di procedere alla sospensione degli effetti del registro dei debitori, sbloccando in tal modo il pagamento del saldo 2018 della PAC e degli anticipi per il 2019; tale azione, infatti, rappresenterebbe a nostro avviso un segnale indispensabile e inequivocabile per mettere le aziende in condizione di arrivare a soluzioni definitive con Bruxelles”, conclude il presidente della Copagri Lombardia.