Copagri Lombardia denuncia con forza il rischio concreto di una deriva speculativa sul mercato delle uve in Oltrepò Pavese, a seguito della grave crisi in atto alla Cantina Terre d’Oltrepò.
“La situazione di incertezza e l’assenza di una governance stanno costringendo molti soci conferitori a vendere le proprie uve sul mercato con trattative individuali e condizioni al ribasso – dichiara Copagri Lombardia – aprendo la strada a dinamiche speculative che potrebbero provocare una pericolosa contrazione dei prezzi a danno di tutto il comparto vitivinicolo.”
Si tratta di una conseguenza diretta della mancanza di un punto di riferimento stabile e affidabile per il conferimento, che rischia di compromettere l’intera filiera e il valore delle produzioni.
Copagri Lombardia torna quindi a chiedere con urgenza:
- l’attivazione immediata di un tavolo di crisi;
- strumenti di tutela per i produttori coinvolti;
- l’insediamento di una governance temporanea in grado di gestire la vendemmia con autorevolezza e responsabilità.
Saremo pronti a segnalare eventuali attività speculative illecite, in particolare l’acquisto di uve a prezzi al di sotto dei costi di produzione, e a coordinare azioni legali per tutelare le Aziende che subiscano danni o pressioni commerciali scorrette.
“Non si può lasciare il mercato in mano alle logiche speculative. Servono interventi tempestivi e coordinati per garantire dignità ai viticoltori e stabilità a tutto il sistema Oltrepò.”