CAA: non concordiamo sulle dichiarazioni di Fava. Oggi la situazione è di totale incertezza, ci viene chiesta maggiore responsabilità a condizioni inadeguate


23.01.2015

Viviamo e lavoriamo in Lombardia, a stretto contatto con le Istituzioni, in particolar modo con la DGA e con l’OPR Lombardia, con le quali sottoscriviamo da tempo, le convenzioni necessarie per svolgere le attività delegate ai CAA.

Nonostante le assidue frequentazioni e i settimanali incontri di aggiornamento, ai quali partecipiamo costantemente, siamo riusciti a perderci i passaggi che hanno ridefinito i ruoli dei CAA, o almeno di tutti i CAA, come dichiarato dall’Assessore Fava oggi, 23 gennaio 2015.

In pratica si tratta di esser chiamati a svolgere i servizi, prima erogati dalle Province, naturalmente a costo zero per le imprese, ed ora venduti dai CAA, ai quali gli “associati” (così dichiarato dall’Assessore), si possono tranquillamente rivolgere per velocizzare il servizio.

Ci siamo anche persi le identità di ogni parte in gioco, oltre che dei ruoli, ma anche le responsabilità che rimbalzano da un tavolo all’altro per poi cadere SEMPRE fra i piedi delle aziende che lavorano giornalmente anche per chi, come ci vuol far credere, ci regala un po’ del proprio prezioso tempo.

Vero, noi ci siamo persi parecchio, ma possiamo rimediare. Ma altri si sono persi le tensioni e le paure che gli operatori CAA, vittime di un sistema, si portano fra le mura famigliari e non credo ci sia rimedio se non prendendo veramente coscienza di quanto lavoro ci sia fra l’utenza e la PA.

Non chiediamo di essere retribuiti come dipendenti pubblici, con le stesse frequenze e nemmeno con le stesse entità, ma vorremmo che, prima di rafforzarci nei ruoli, fossimo rafforzati e sostenuti per il quotidiano lavoro, che passa attraverso sistemi informatici zoppicanti e insicuri.

Ci chiedono la certificazione dei dati, attraverso l’uso di programmi che, di sicuro, ci offrono solo l’incertezza. Forse, prima di alludere a pseudo nuovi compiti dei CAA, si dovrebbe pensare di organizzare un vero supporto di semplificazione ormai dovuto alle aziende che sono il vero sostegno del comparto agricolo, burocrati compresi.

Questo il commento di Roberto Cavaliere Presidente Regionale di Copagri Lombardia, e di Luigi Orlandi, Direttore Regionale di Copagri Lombardia, in merito alle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Fava in data odierna.