ZOOTECNIA E QUOTE LATTE: UN DISASTRO DEL GOVERNO


27 agosto 2015

 

Oggi migliaia di agricoltori si uniranno per manifestare contro la disdicevole “rapina” messa in atto dal Governo italiano. A fronte di 30 milioni di prelievo supplementare imputato da Bruxelles, gli agricoltori italiani sono chiamati a rispondere per più di 100 milioni di euro al Governo italiano, che con questa abile mossa incassa più di 70 milioni, a spese delle aziende italiane.

Dopo aver lasciato la gestione del prezzo del latte alla stalla nelle mani dell’oligopolio delle grandi industrie, che ormai di italiano non hanno più nulla se non il nome, e che da anni costringono gli allevatori a produrre sottocosto, paradossale e “vigliacca” risulta essere a nostro avviso la mossa del Governo italiano, ed in particolar modo del Ministro Martina, che sfruttando l’ultima campagna delle quote latte cerca di fare cassa chiedendo il triplo degli importi eventualmente dovuti alla Comunità Europea.

 

Situazione comparto lattiero caseario

La manifestazione di oggi si inserisce, di concerto con l’European Milk Board, in una serie di iniziative che da mesi vedono i produttori di latte di tutta Europa manifestare con forza contro le Istituzioni, nonché le industrie casearie e la grande distribuzione, in quanto da moltissimi anni stanno percependo un prezzo del latte nettamente al di sotto dei costi di produzione. Basti pensare che solo negli ultimi 7 mesi il prezzo al litro riconosciuto alla stalla in Italia è diminuito di quasi il 25%.

 

Tale grave situazione di crisi ha portato alla convocazione d’urgenza, il prossimo 7 settembre, del Consiglio Straordinario dei Ministri dell’Agricoltura dell’UE, dove verranno sicuramente prese decisioni importanti, necessarie a risollevare il comparto latte da questa profonda crisi.

 

 

 

La nostra Associazione, insieme all’European Milk Board, chiederà nell’occasione del Consiglio Agricolo Europeo Straordinario, di sospendere e pertanto annullare ogni riscossione del prelievo supplementare per quest’ultima campagna, e che le somme percepite dalla Comunità Europea negli ultimi 15 anni siano messe a disposizione dei produttori, quale sostegno per rilanciare la vitalità del comparto latte.

 

Proprio per questo siamo sconcertati dall’atteggiamento del Ministro Martina che, anziché portare con forza in Europa la difesa dei produttori italiani, triplica illegittimamente le multe latte per fare cassa, speculando così sulla vita degli agricoltori oramai al collasso finanziario.

 

Situazione comparto suinicolo

Il nostro Governo accetta e sottoscrive leggi che arrivano dall’Europa che sono deleterie per gli allevamenti di suini Italiani, senza preoccuparsi né della nostra economia, né della salute del consumatore. Basti pensare alla legge che permette di definire Made in Italy tutti i prodotti di salumeria che abbiano avuto l’ultima lavorazione in Italia, senza preoccuparsi della provenienza delle carni. Così facendo gli allevamenti italiani, soffocati dagli elevati costi legati al sistema della qualità’ della produzione, del benessere animale e della tutela dell’ambiente, devono confrontarsi con il prezzo “stracciato” delle carni di provenienza estera e di dubbia qualità.

 

Ben visibili i dati negativi di quante imprese agricole e di quanto “vecchia” sia l’agricoltura italiana nella relazione presentata in Europa per i nuovi PSR, a differenza di quanto dicono altre organizzazioni, immancabilmente rappresentate da chi si preoccupa solo della propria personale visibilità, che persistono nel raccontare situazioni irreali alla gente china sulla terra, per non morir di fame.

A questo proposito ricordiamo che la CUN suinicola (che dalla sua nascita nel 2007 è stata rifatta ben due volte) è il sistema più democratico, ma con le leggi attuali favorisce solo gli industriali, che ormai da mesi non si presentano più alle trattative del prezzo, nella più totale mancanza di rispetto per gli allevatori, custodi della Unicità Italiana.

 

I presidi di oggi si terranno a partire dalle ore 10.00 sino alle ore 18.00, presso i caselli autostradali di Bergamo, Brescia-Centro, Lodi, Mantova Sud e Milano –Agrate, dove gli allevatori distribuiranno migliaia di litri di latte e i volantini informativi che alleghiamo.

 

A fronte di questa costante situazione di crisi del comparto lattiero caseario, ed in generale di quello zootecnico, siamo a chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, un incontro urgente.

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