COPAGRI LOMBARDIA: LATTE, SISTEMA DI INDICIZZAZIONE PROPOSTO DA REGIONE NON TIENE CONTO DI TUTTI I COSTI DI PRODUZIONE


Cavaliere, ci appelliamo all’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi affinché ascolti e accolga le nostre proposte

 

“Il sistema di indicizzazione del valore alla stalla del latte lombardo, elaborato dal gruppo tecnico incaricato dal Tavolo latte costituito presso la Direzione generale agricoltura della Regione, appare non puntuale, poiché non sembra tenere nella debita considerazione numerosi fattori, primo dei quali i costi di produzione, che a nostro avviso devono invece essere messi al centro dell’attenzione e utilizzati come base di partenza per sviluppare un ragionamento legato all’indicizzazione del prezzo che tenga conto di tutte le spese che gli allevatori devono sostenere”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, alla luce degli esiti del Tavolo latte regionale, riunitosi nei giorni scorsi.

 

“Pur condividendo i sotto-panieri individuati nell’ambito del modello di indicizzazione proposto dalla Regione, così come gli indicatori di riferimento, rimarchiamo l’importanza di vincolare tale sistema a tutti i costi vivi con i quali sono costretti a confrontarsi gli allevatori per produrre una materia prima di fondamentale importanza per l’economia del nostro Paese; senza tale aggiunta si rischia di confrontarsi su un sistema anacronistico, che quando usato non ha mai portato risultati concreti”, rimarca il presidente.

 

“Il settore lattiero-caseario oggi viaggia su altri livelli e segue altri schemi, che passano necessariamente da equilibri raggiungibili solo se si lavora sulla qualità, puntando sulle certificazioni e sulla difesa a livello mondiale delle nostre Indicazioni Geografiche; facciamo pertanto appello all’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi affinché ascolti e accolga le nostre proposte miranti alla definizione di un Piano latte nazionale ed europeo che tenga conto di questi fattori, ricordando che su tali tematiche non abbiamo ancora ricevuto le risposte che attendevamo”, conclude Cavaliere.