COPAGRI LOMBARDIA: FLOROVIVAISMO AL COLLASSO


Cavaliere: urgono misure incisive pari ad almeno 250 milioni in Lombardia di liquidità diretta

Il settore florovivaistico sta attraversando un momento di enorme crisi conseguente all’applicazione delle restrizioni imposte dal Governo e dalla Regione per contrastare il diffondersi del coronavirus. Il blocco dei mercati ambulanti, le disdette per rinvio di cerimonie e ricorrenze, la chiusura delle frontiere stanno portando il settore al collasso. La primavera è il periodo più importante per i florovivaisti in quanto si concentra la maggior parte del fatturato annuale e pertanto si vedono annullato il fatturato per quasi l’80%.  Milioni di fiori, piante, piantine sono andati distrutti in quanto hanno una forte deperibilità.

“Per oltre 7.000 aziende lombarde è pregiudicata l’intera annata a causa dell’impossibilità di poter commercializzare il proprio prodotto. Si chiede di intervenire con un’iniezione di liquidità diretta, autocertificando perdite e quantità di prodotto distrutto, aumentando le pene per scongiurare eventuali false dichiarazioni che si potrebbero genera Chiediamo la costituzione di un fondo appositamente istituito per iniettare direttamente la liquidità, il settore necessita di oltre un miliardo a livello nazionale di cui almeno 250 milioni per le aziende florovivaistiche lombarde. Si intervenga già in sede di conversione del Decreto Legge “Cura Italia”. Così il Presidente Roberto Cavaliere sulla situazione del settore florovivaistico.