NITRATI, REVISIONE ZONE VULNERABILI IN LOMBARDIA: DA FAVA STERILE PROPAGANDA. OCCORRE RIVEDERE LE NORME A BRUXELLES, NON IN LOMBARDIA


02.12.2014

“Ancora inutile e sterile propaganda sui nitrati. Pare incredibile ma nonostante siano passati più di 20 anni oggi si continuano a creare false aspettative, illusioni e non si affronta il vero problema nitrati. La nostra organizzazione è stata la prima a chiedere la modifica della normativa UE, proprio perché non è mai stata provata la responsabilità dell’inquinamento da nitrati del sistema agricolo italiano.

Anzi, è ampiamente dimostrato che non è l’agricoltura la responsabile, bensì un territorio italiano privo di impianti di depurazione industriale e civile, dove solamente in Lombardia più del 40% delle abitazioni non risulta essere collegato alla rete fognaria. L’Europa ha già messo in infrazione l’Italia diffidano il nostro Paese ad adeguare i propri impianti entro il 2016.

Non è più il momento della propaganda. Suggeriamo all’assessore Fava di farsi un esame di coscienza dal momento che, nei prossimi giorni, uscirà un nuovo decreto  ministeriale, per il quale Regione Lombardia ha dato battaglia solo riguardo al tema del digestato, evitando il confronto con le Organizzazioni e di fatto, non raccogliendo nessun suggerimento dal territorio.

Sarebbe bastato poco per risolvere parecchi problemi, come abolire il blocco dei 90 giorni (siamo l’unico Paese in Europa a farlo), evitare le dichiarazioni annuali sui nitrati che costano agli agricoltori lombardi 6 milioni di euro, ricalcolare l’azoto al campo. Tre semplici provvedimenti che avrebbero semplificato la vita alle aziende lombarde, ma probabilmente riempirsi la bocca con provvedimenti che Bruxelles, a queste condizioni non approverà mai, risulta essere la strada più semplice.

Basta con la politica delle illusioni, che non servono agli allevatori, vittime di regole scritte e tacitate proprio da chi, come Regione Lombardia, ha taciuto 20 anni la loro emanazione in Europa.

Curiosamente questi progetti di inutili accordi, o meglio “giochi di prestigio”, sono serviti per far piacere ai soliti amici degli amici, nel momento della campagna elettorale”.

Questi i commenti di Roberto Cavaliere Presidente di Copagri Lombardia, e di Alessandro Baronchelli, responsabile settore zootecnico, in merito all’accordo siglato tra Coldiretti e l’assessore Fava di Regione Lombardia,  per la revisione delle zone vulnerabili sulla direttiva nitrati